Materie

RECITAZIONE

Quando lo strumento che l’attore usa cioè  il corpo è accordato, ovverosia quando l’attore è capace di rilassarsi, concentrarsi, respirare nella maniera corretta e articolare per rendere comprensibile tutto quello che dice, allora deve pensare a come raggiungere il maggior grado di credibilità e di capacità d’emozionare. Ogni insegnante di recitazione ha una sua personale visione e strategia, ognuno ha delle priorità, ognuno ha un suo lessico. E’ bene che l’allievo si confronti con più insegnanti di recitazione perché, finita la scuola, lavorando, si dovrà confrontare con più registi a volte molto diversi fra di loro. Dovrà raggiungere una sua autonomia, diventando regista di se stesso. In questa scuola sono previsti corsi di recitazione continuativi, stage e incontri.

Ettore Bassi

La differenza fra interpretazione e recitazione riguarda l’interiorizzazione dei sentimenti e degli stati d’animo. “Interpretare” vuol dire viverli, “recitare” soltanto raccontarli.

Lorenzo Flaherty

Davanti ad una macchina da presa occorre mantenere il volto fermo, non muovere troppo lo sguardo e controllare il movimento e la gestualità. Nel suo stage Flaherty, attraverso riflessioni ed esercizi, aiuterà l’allievo a stare a proprio agio davanti ad una macchina da presa.

Adolfo Margiotta

Occorre imparare ad “alleggerire il proprio spirito”, sdrammatizzando il dramma, mettendo in scena con ironia ciò che ci angustia e in alcuni casi mettere in ridicolo ciò che ci affligge.

Sergio Rubini

dedicherà il suo stage all’importanza della lingua dialettale e della personale cultura di appartenenza di ogni allievo, nella ricerca del personaggio e della verità. La lingua dialettale è un importantissimo patrimonio che dobbiamo difendere, capace di una immediatezza e di una carica emotiva che spesso la lingua italiana fatica a restituire.

Andrea Tidona

Tidona affronta il problema del rapporto fra attore e autore in generale, partendo da alcuni testi di Pirandello, inquadrandoli nel loro contesto storico ma anche analitico.

Fabio Troiano

I diversi linguaggi dei registi con le loro suggestioni ed i loro stili espressivi, suggeriscono agli attori un particolare modo di recitare, a volte lasciandoli più liberi di esprimersi con la loro personale inclinazione a volte imponendo loro un modo “particolare” di interpretare. E’ giusto che l’attore si adegui e aderisca alle indicazioni della regia ma è importate che riesca a farlo senza tradire la propria personalità.

Augusto Zucchi

concentrerà l’attenzione sulla ricerca “di sé” in un percorso che considera la persona, la personalità e il personaggio, rivivendo l’esperienza del proprio passato attraverso la memoria emotiva, l’autosuggestione e lo sdoppiamento nel considerare la propria parte razionale, quella che controlla e quella creativa che, osando, improvvisa.

RECITAZIONE IN VERSI

Claudio Puglisi

Per la recitazione in versi avvicineremo una metodologia che chiameremo “Formazione del linguaggio”. Vogliamo dare forma artistica al linguaggio poetico addentrandoci nell’esplorazione pratica della sostanza del suono (fonema), del gesto della parola, della dinamica della frase, del ritmo tra le sillabe, fino al ritmo del verso e a quello della strofa.

DIZIONE E TECNICHE DELLA VOCE

Gaia Riposati

Oltre al lavoro sulla dizione italiana, fatta di vocali aperte e chiuse, il lavoro riguarderà anche, il respiro e l’ascolto di ciò che siamo e che vogliamo condividere, iniziando un percorso dall'emissione del suono alla pronuncia della parola, dall'articolazione alla scoperta delle potenzialità della voce e del corpo. Attraverso questo viaggio possiamo appropriarci dei nostri strumenti per esprimerci pienamente e comunicare in modo efficace.

LA SCRITTURA CREATIVA

Marco Maggioni

Gli scopi del corso sono: apprendere e padroneggiare le tecniche e le strategie della scrittura come espressione della creatività che è in ciascuno di noi, e che possono aiutare un attore ad avere un approccio più consapevole al testo.

CANTO - INTONAZIONE E INTERPRETAZIONE

Paola Lavini

Allenamento fiato - Che cos'è l'appoggio - Vocalizzi con le scale - Intonazione

Preparazione di brani  (tratti da musical o da repertorio a scelta) - Lavoro sull'interpretazione dei brani.

Esercizi per un corretto uso del corpo ed allenamento dei muscoli necessari per cantare al meglio (muscoli facciali, lingua, addominali e non solo): non si canta solo dalla gola in su.

CASTING - COME SI AFFRONTA UN PROVINO

Chiara Natalucci

Non esistono regole che possono dare  la certezza che un provino andrà bene, perché l’esito positivo di un provino dipende da tanti fattori ma sicuramente esiste un atteggiamento giusto per affrontare l’audizione studiando con metodo e sapendo come rilassarsi e concentrarsi in modo da poter dare il meglio delle proprie capacità . E’  fondamentale assicurarsi che la produzione per la quale si fa il provino sia una società di persone serie, competenti e professionali, consultando  i siti web e i social della produzione. Durante questo stage l’allievo  imparerà  come allenare e riscaldare la voce, come sciogliere le articolazioni, come curare la dizione.     La casting director Chiara Natalucci darà all’allievo consigli e suggerimenti aiutandolo, fra le altre tante cose ad affinare la capacità di gestire e  di non farsi sopraffare dall’ansia di prestazione.

RAPPORTI CON LE AGENZIE

Simone Santercole

Nel momento in cui un giovane attore decide di proporsi per sostenere provini, si presenta il problema di un’agenzia che lo rappresenti, segnalandolo alle produzioni e ai registi, e perfezionando per lui eventuali contratti di lavoro. Cosa deve fare l’allievo, concluso il percorso didattico, nella ricerca di una agenzia che lo accolga nel suo “gruppo di attori”? La nostra scuola ritiene che sia importante prepararlo anche a questo e per farlo nel migliore dei modi ha affidato a Simone Santercole agente associato della agenzia Di Nardo, una delle più importanti in Italia, il compito di condurre uno stage per preparare gli allievi a “proporsi ad una agenzia” per iniziare nel modo più professionale la propria carriera. Al termine del corso accademico l’agenzia Di Nardo garantisce agli allievi più meritevoli l’ingresso in agenzia.

LETTURA E ANALISI DEL FILM

Santino De Rossi

E’ importante offrire agli allievi attori una conoscenza e  un metodo di analisi del linguaggio del cinema, dalla sceneggiatura al casting, dalle riprese alla fotografia, dal montaggio alla colonna sonora, col supporto di scene tratte dai film. Lo stage è suddiviso in:

1° incontro: EXCURSUS SULLA STORIA DEL CINEMA (visione di spezzoni di film)

2° incontro: LA REGIA (visione del documentario “Truffaut incontra Hitchcock” + spezzoni di altri film)

3° incontro: LA FOTOGRAFIA (visione del film “Nostalghia” di Andrei Tarkovsky con la partecipazione del direttore della fotografia Giuseppe Lanci + spezzoni di altri film)

4° incontro: IL MONTAGGIO E LA COLONNA SONORA (visione del film “All that jazz” di Bob Fosse + spezzoni di altri film)

5° incontro monografico su STANLEY KUBRICK (visione di uno dei suoi film)

TECNICHE DI IMPROVVISAZIONE

Antonello Fassari

L’Improvvisazione Teatrale è una forma di teatro, in cui gli interpreti non seguono un copione, ma inventano il testo improvvisando estemporaneamente. Uno spettacolo che, quindi, non potrà mai essere uguale a se stesso, ma sempre unico e irripetibile.     Gli “improvvisatori” sono in realtà degli interpreti molto bravi, con una preparazione, basata su tecniche mnemoniche e di ascolto e osservazione. “improvvisatori”… non ci si improvvisa!

SPLENDORI E MISERIE DELLA TOURNÉE TEATRALE

Giampiero Ingrassia

“I momenti più difficili in tournée sono i weekend perché di solito fai cinque repliche in tre giorni“. Ma il teatro è anche questo: girare, portare uno spettacolo in posti continuamente diversi, incontrare un pubblico sempre differente. Ci sono attori che amano la tournée  e altri che la vivono come una faticosa necessità.  Un tempo le tournée duravano anche dei mesi, il teatro doveva raggiungere paesi sperduti, gli attori venivano definiti come “scavalcamontagne”. Oggi non è più così, ma la tournée, anche se più ridotta, continua ad essere una caratteristica fondamentale del teatro e se si vuole diventare attori professionisti bisogna imparare a “viverla”. E Giampiero Ingrassia, che ama fare le tournée, e che, con i suoi spettacoli musicali, ne ha fatte veramente tante, aiuterà gli allievi a prendere conoscenza  di questo aspetto della loro attività futura.

DALLA RECITAZIONE ALLA REGIA

Paolo Ruffini

E’ importante che un attore abbia anche esperienza di regia, perché saprà meglio comprendere le indicazioni del regista e i problemi dello spettacolo al di là di quelli strettamente legati al suo personaggio. Oggi sono molti i registi -attori e gli attori -registi, sia teatrali che cinematografici, e decisamente di più quelli che dalla recitazione passano alla regia. Paolo Ruffini, attore, conduttore televisivo e regista, con la sua conoscenza di entrambe le attività, saprà raccontare attraverso la sua esperienza i problemi e il valore del passaggio “dalla recitazione alla regia e viceversa”.

Prenota audizione